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CULTURA E TURISMO

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MILANO

Cenacolo Vinciano

L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci rappresenta in assoluto una delle opere d'arte più importanti di tutti i tempi, sia per la sua carica innovativa che per l'impatto che ebbe sugli artisti di tutte le epoche, dai contemporanei a Warhol. Leonardo vi rappresenta il momento più drammatico del Vangelo quando Cristo annuncia il tradimento di uno degli apostoli (In verità vi dico uno di voi mi tradirà).

Il capolavoro di Leonardo e del Rinascimento italiano in generale, a causa della singolare tecnica pittorica utilizzata dall’autore, iniziò ben presto a deteriorarsi. Nel corso dei secoli, di conseguenza, si susseguirono molti restauri nel tentativo di salvare l’opera. Nel 1999, dopo oltre vent'anni di lavoro, si è concluso l'ultimo intervento conservativo che, grazie alla rimozione di tante ridipinture, ha riportato in luce le stesure originali.

Basilica di Santa Maria delle Grazie e Sagrestia del Bramante

Imperdibile per il visitatore che vuole conoscere e scoprire le meraviglie della città, è la splendida Santa Maria delle Grazie, Patrimonio dell'Umanità dell’Unesco e ricca testimonianza del Rinascimento a Milano. La splendida chiesa e l’annesso convento domenicano furono costruiti grazie al contributo del conte Gasparo Vimercati, comandante delle milizie di Francesco Sforza, nel luogo dove si trovava una piccola cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie. I lavori iniziarono nel 1463, progettati e guidati da Guiniforte Solari tra il 1466 al 1481.

La chiesa si presenta oggi, dopo diversi rimaneggiamenti, con una struttura poliforme e sormontata da una cupola, ed è arricchita da decorazioni esterne in cotto e intonaco. Nonostante l’altissimo valore architettonico, per tutti, però, resta indissolubilmente legata al suo gioiello custodito nel refettorio: “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci.

All'interno, nel corpo più antico della chiesa (in stile gotico), si segnalano, in una cappella di destra, gli affreschi con “Storie della Passione” di Gaudenzio Ferrari e Marco d’Oggiono e un monumento eretto per Ludovico il Moro, sormontato da una raffigurazione dell'antica facciata del Duomo. Nella Sacrestia del Bramante, connessa al complesso monumentale di Santa Maria delle Grazie e affacciata sul celebre chiostro delle rane, è allestita una parte dell’esposizione dei fogli originali del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.

La sacrestia nasce a partire dal 1490, per volontà di Ludovico il Moro che commissionò a Leonardo e Bramante alcune migliorie del complesso monumentale; nello specifico a Bramante affidò l'incarico di costruire la nuova tribuna, a Leonardo commissionò l'Ultima Cena.

Pinacoteca di Brera

Museo di statura internazionale, la Pinacoteca di Brera nacque a fianco dell'Accademia di Belle Arti, voluta da Maria Teresa d’Austria nel 1776, con finalità didattiche. Doveva infatti costituire una collezione di opere esemplari, destinate alla formazione degli studenti. Quando Milano divenne capitale del Regno Italico la raccolta, per volontà di Napoleone, si trasformò in un museo che intendeva esporre i dipinti più significativi provenienti da tutti i territori conquistati dalle armate francesi. Brera quindi, a differenza di altri grandi musei italiani, non nacque dal collezionismo privato dei principi e dell'aristocrazia ma da quello politico e di stato.

Infatti a partire dai primi anni dell'Ottocento, anche in seguito alla soppressione di molti ordini religiosi, vi confluirono i dipinti requisiti da chiese e conventi lombardi, cui si aggiunsero le opere di identica provenienza sottratte ai vari dipartimenti del Regno Italico. Tra le opere più importanti figurano capolavori quali la Pala Montefeltro di Piero della Francesca, Lo sposalizio della Vergine di Raffaello, il Cristo morto di Andrea Mantegna e la Cena in Emmaus di Caravaggio.

PADOVA

Musei Civici agli Eremitani e Cappella degli Scrovegni

La Cappella intitolata a Santa Maria della Carità, affrescata tra il 1303 e il 1305 da Giotto su incarico di Enrico degli Scrovegni costituisce uno dei massimi capolavori dell'arte occidentale, ed è considerato il ciclo più completo di affreschi realizzato dal grande maestro toscano nella sua maturità. Il ciclo pittorico ricopre interamente le pareti della Cappella.

La narrazione si sviluppa in tre temi principali: gli episodi della vita di Gioacchino e Anna (riquadri 1-6), gli episodi della vita di Maria (riquadri 7-13) e gli episodi della vita e morte di Cristo. In basso a questi affreschi, una serie di riquadri illustra le allegorie dei Vizi e delle Virtù. Nella controfacciata è dipinto il grandioso Giudizio Universale, con il quale si conclude la vicenda della salvazione umana. La Cappella degli Scrovegni è annessa al complesso dei Musei Civici agli Eremitani, che raggruppa il Museo Archeologico e il Museo d'Arte Medioevale e Moderna. I Musei sono ospitati nei chiostri dell'ex convento dei frati Eremitani.

Villa dei Vescovi – Luvigliano (PD)

Villa dei Vescovi fu edificata su un terrapieno dei Colli Euganei tra il 1535 e il 1542 come casa di villeggiatura del vescovo di Padova, Francesco Pisani, che la trasformò in sede di un cenacolo intellettuale frequentato da importanti letterati e umanisti del tempo, i cui pensieri e scritti lasciarono una traccia importante nella cultura del nostro Paese. Il progetto fu affidato al pittore-architetto veronese Giovanni Maria Falconetto, mentre la direzione dei lavori spettò all’erudito veneziano Alvise Cornaro, responsabile all’epoca dell’amministrazione curiale. Gli interni e le logge furono arricchite dagli affreschi realizzati dal fiammingo Lambert Sustris, grande ammiratore della pittura di Raffaello a Roma. Successivamente, la Villa fu protagonista di ulteriori modifiche e migliorie apportate da artisti e architetti quali Giulio Romano, Vincenzo Scamozzi e Andrea da Valle. Rimasta di proprietà della curia padovana fino al 1962, la Villa venne acquistata dal milanese Vittorio Olcese e dall’allora consorte Giuliana Olcese de Cesare. Infine, fu donata al FAI – Fondo Ambiente Italiano nel 2005 per volontà di Maria Teresa Olcese Valoti, seconda moglie di Vittorio e dal figlio Pierpaolo Olcese come gesto d’amore verso il marito e padre.

A distanza di cinque secoli, Villa dei Vescovi mantiene miracolosamente inalterato il suo ideale di vita originario che assegna alla natura e al paesaggio un valore morale in grado di educare lo spirito e ispirare la mente.

Crociere sulla Riviera del Brenta

La Riviera del Brenta si estende lungo l'antico corso del fiume che unisce Padova a Venezia.

Da marzo a ottobre, proponiamo delle piacevolissime minicrociere in battello, lungo l’antico percorso utilizzato dai nobili veneziani per raggiungere dalla città le loro Ville in campagna. La navigazione viene effettuata su motonavi capaci di ospitare da 50 a 120 passeggeri, dotati di cabina, angolo bar, servizi igienici e ampio ponte panoramico per permettere la massima visibilità. I programmi prevedono l’accompagnamento da parte di guide qualificate a bordo, le quali illustrano la storia, la cultura e l'arte testimoniata dalle Ville del Brenta. Le soste a terra consentono la visita guidata di alcune Ville Venete (Villa Foscari-Malcontenta, Villa Widmann di Mira e Villa Pisani di Stra), oltre alla possibilità di organizzare al loro interno meeting e colazioni di lavoro.